La finzione del vero e la certezza del falso in televisione

La finzione del vero e la certezza del falso in televisioneLa televisione ci appare sempre in ogni momento confortevole e rassicurante. Ci tiene compagnia nelle ore di ozio, nel tempo libero, ci introduce nei temi del giorno, ci fornisce informazioni continuamente. Ci tiene al corrente sui principali fatti del giorno. Accettiamo sempre con piacere di accendere la tv, ci mette di ottimo umore. Se si guasta siamo subito pronti a ricomprarla. Le siamo riconoscenti perché contribuisce a migliorare le nostre conoscenze. Ascoltiamo dibattiti politici, incontri, recensioni, conferenze trasmesse. L’unico problema è forse costituito dal fatto che non ci fornisce materialmente la possibilità di ribattere, anche se si può partecipare a molti giochi e svaghi telefonando da casa. Spesso diveniamo tele dipendenti e lo consideriamo un fatto poco nocivo. Negli ultimi tempi sono stati realizzati programmi disordinati che un po’ ci allarmano per il loro aspetto fantastico e surreale. Infatti ci sono spettacoli che trovano diletto nel simulare un processo, ma la trama è pura invenzione. Sono stati fatti programmi per riunire coppie e trovare persone lontane ma poi si è scoperto che era tutta una invenzione. Non solo le storie erano inventate, ma anche i protagonisti erano attori prezzolati. Qualcuno che ha partecipato a dei giochi è stato riconosciuto in altri programmi e si è scoperto che era parente di qualcuno importante o di dipendenti delle rete. Si sono poi diffusi i programmi in cui è possibile corteggiare e essere corteggiati in un misto di realtà e finzione. Abbiamo visto donne civettare e uomini fare avance in modo meccanico per esigenze di copione, per aumentare l’ascolto. In alcuni casi abbiamo avuto la prova inconfutabile della finzione. Molti personaggi hanno ritrattato, si sono contradetti e hanno aperto lo squarcio nella trama della finzione. Molte persone partecipanti sono state rintracciate e si è scoperto che in tv avevano raccontato un mare di bugie, ma era loro desiderio apparire. In alcuni casi la logica stessa ci ha fatto comprendere che era tutto inverosimile. Gli anziani, le casalinghe magari ci hanno creduto, non hanno capito che era un bluff, un affronto alla loro buona fede. Spesso non abbiamo resistito all’affronto e abbiamo chiuso la tv in cerca di realtà e di pace. Agitati, affranti abbiamo capito di essere presi in giro. Poi abbiamo scoperto con raccapriccio che anche nella vita reale si svolgeva, forse per imitazione, lo stesso gioco di mescolare realtà e finzione. Un gioco al massacro in cui bugie clamorose si mescolavano ad autentiche verità. Molti si sono fatti furbi, hanno imparato a mentire, a fingere, a raccontare storie veritiere solo in parte. Alla fine sia in televisione sia nella realtà ci siamo imbattuti in fatti strani dove non si sapeva da che parte stava veramente la verità. I protagonisti stessi si sono confusi, hanno scambiato la vita stessa per un set cinematografico e hanno recitato convinti loro stessi che quello che dicevano era vero. Gli attori stessi intervistati si lasciano andare al racconto della loro vita, anche amorosa, come fosse un romanzo rosa. La gente ascolta a bocca aperta e crede ciecamente a tutto. Invece la vita privata dei vip è come quella di tutti: malattie, litigi coniugali, problemi di lavoro che tengono sotto pressione. La gente comune invece si crede diversa. La televisione ci ha in effetti assestato un colpo basso. Ha mancato il bersaglio, ci ha deluso con le sue strane menzogne. Siamo stati seppelliti da un cumulo di bugie e quindi non meravigliamoci se anche gli assassini delle cronache raccontano verità mescolata a finzione. Ci hanno abituato e quindi non sappiamo più distinguere il vero dal falso. Anche se la verità di un fatto è soltanto una, ma è sempre più difficile saperlo.

 

Ester Eroli

 

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