Persone scorbutiche

Persone scorbuticheSiamo sempre disposti ad accogliere gli altri con un largo sorriso, con modi gentili a condividere con loro momenti di relax. Non amiamo discutere, interferire, infierire. Ci facciamo amici ovunque, persino sul web. Con il tempo impariamo a conoscere le persone, a scoprirle. Spesso ci capita di fare esperienze strane, di imbatterci in una realtà cruda difficile da accettare. Alla nostra mente arrivano strani messaggi. Ci capita di conoscere persone all’apparenza calme che poi si rivelano irose, persone che ci guardano con occhi impenetrabili, di ghiaccio, quasi ostili senza un motivo logico. Restiamo pensierosi davanti a comportamenti contraddittori. Certe persone ci invitano insistentemente a chiamarle in cado di bisogno e poi quando lo facciamo si inquietano e ci respingono mostrando apertamente di essere state infastidite. Ci invitano a casa loro per una cena e poi non vedono l’ora che andiamo via. Vengono a casa nostra persino all’improvviso, a tutte le ore e se lo facciamo noi ci accusano di essere importuni. Perdono la pazienza facilmente davanti a un nostro comportamento scorretto, ma se la perdiamo noi si offendono e mettono il muso. Davanti ai nostri regali si mostrano indifferenti, anzi ci invitano a non farli ma poi pretendono che noi accettiamo tutti i loro regali, anzi che indossiamo nell’immediato gli oggetti regalati. Alle nostre domande rispondono in modo evasivo o non ci degnano di risposta. Secondo invece la loro ottusa mente dobbiamo rispondere sempre alle loro domande insistenti e continue. Penetrano massicciamente nella nostra vita ma ci tengono lontani dalla loro. Sono persone che si inquietano facilmente, che non amano farci favori, che ci lasciano nel limbo ma che da noi pretendono il massimo e vogliono nel nostro mondo un posto di primo piano. Pretendono favori da noi ma poi parlano male di noi con gli altri. Sono persone spesso di malumore, che se poi ci fanno un favore lo fanno pesare e pretendono una ricompensa che invece a noi non danno mai, nonostante la nostra disponibilità. Sono persone che amano la giustizia ma che con gli altri si comportano in modo ingiusto. Non amano confortarci ma se sono tristi pretendono la nostra collaborazione. Non serve a nulla fare dei complimenti, attirarli con delle gentilezze. La loro posizione resta immutata, anzi si irrigidiscono. Cerchiamo di fare il possibile, di mostrarci interessati all’amicizia ma tutto scivola nell’indifferenza, nella distanza. Sono persone che quando sono pedoni vogliono il massimo rispetto ma quando guidano una macchina difficilmente rispettano i pedoni. Di solito ridono degli errori altrui e non sono disposti a perdonare. Loro però pretendono il nostro perdono. Pensiamo che siano persone esaurite, che però nelle situazioni a loro vantaggio, sono lucide. Sentiamo che l’amicizia ci va stretta, avvertiamo un senso di claustrofobia indefinibile. Alla fine stanchi di soprusi sentiamo il bisogno di cambiare strada, di liberarsi da queste persone strane che ci danno fastidio. La loro insofferenza certe volte diventa la nostra. Ci mettono l’ansia. Ci arrendiamo con sguardo basso e ci allontaniamo con il cuore in tumulto. Tutto torna a posto quando li abbandoniamo al loro destino. Invece dovremo superare le incomprensioni, capire il perché di certi comportamenti assurdi, il perché non sono divenuti nostri amici inseparabili. Magari hanno subito un trauma, e invece di piangersi addosso hanno deciso di reagire aggredendo il mondo, urtando la vita, prendendola a spintoni. Spesso le nostre emozioni sono le emozioni di tutti. Non bisogna consentire il trascorrere del tempo senza un intervento da parte nostra. Il dialogo è fondamentale in certi contesti, soprattutto quando le giornate scorrono e si rincorrono monotone fra incombenze e ricordi. Non dobbiamo restare immobili con una espressione idiota sul viso.

 

Ester Eroli

 

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