Abbazia di san Nazario

In Piemonte immersa nel verde di un parco naturale troviamo la abbazia di san Nazario con il suo campanile romanico a pianta quadrata  un tempo usato pe difesa militare  e la cinta muraria, il chiostro e la chiesa in stile gotico. E’ nata nel 1040 per volontà del vescovo di Novara, poi divenuta proprietà di alcuni conti della zona. Sotto il dominio della regina longobarda Teodolinda divenne un centro monastico con i frati di san Colombano dell’ordine benedettino. Nei secoli successivi fu fortificata e fu eliminato il ponte levatoio. Essa aveva molte proprietà come immobili nel canavese e fondi agricoli molto fertili. Dopo un periodo di decadenza  tornò allo splendore nel quattrocento grazie all’abate Barbavara di una nobile famiglia lombarda che operò ampliamenti e ristrutturazioni, la sua tomba si trova all’interno della chiesa che in passato era adibita pure a rifugio dei pellegrini . Dopo fu amministrata dal di fuori da alcuni abati commendatari. Dopo un periodo di degrado nel periodo napoleonico fu messa in vendita ai privati. I lavori di recupero furono fatti nel novecento per mettere in sicurezza i mosaici medievali. Nella chiesa troviamo affreschi che raffigurano Nazario a cavallo, e anche una madonna in trono con bambino. Il chiostro del trecento ha un ciclo di affreschi che narrano la vita di san Benedetto. Nella abbazia ai nostri giorni si ospitano mostre, fiere, convegni,  a ingresso libero, rassegna annuali.

San Nazario fu un martire del 395 che fu sepolto fuori Milano le cui spoglie furono rinvenute intatte da sant’Ambrogio. Il santo era un ebreo legionario romano discepolo di san Pietro che fu battezzato da papa Lino. Si dedicò alla evangelizzazione del nord Italia e nella zona di Piacenza. E’ riconosciuto anche dagli ortodossi. Fu arrestato a Treviri  e messo in carcere. Il processo fu fatto a Roma. Fu condannato a morte dal governatore di Ventimiglia. Fu condannato ad essere annegato insieme a san Celso ma la sua nave si salvò per miracolo e lui camminò sulle acque fino a Genova dove proseguì imperterrito la sua evangelizzazione. Fu condannato dopo alla decapitazione sotto il prefetto Antolino. In suo onore sono sorte molte cattedrali. Viene celebrato il 28 luglio.

 

Ester Eroli

 

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