Biglietti da visita nel corteggiamento

Biglietti da visita nel corteggiamentoI ragazzi di oggi sono molto più disinvolti di quelli del passato che erano più timidi e modesti. I ragazzi delle generazioni passate erano abbastanza semplici. Nel corteggiare una donna erano limpidi. Di solito si avvicinavano con un pretesto se volevano conoscere una donna che suscitava il loro interesse. Era quasi sempre un corteggiamento meticoloso, brillante, mai noioso. Di solito avvicinavano le ragazze all’uscita dalla scuola con qualche espediente, con una scusa, sempre con entusiasmo con il respiro mozzato. Ci si doveva arrangiare perché non c’erano le discoteche, internet. I ragazzi erano precisi e cauti, quasi servili verso la fanciulla di turno, che mettevano al centro della loro attenzione. Di solito i ragazzi descrivevano il loro lavoro, il loro hobby. Si mostravano protettivi pur nella loro tormentosa timidezza. L’approccio con le ragazze veniva condotto con cautela. Ora i tempi sono cambiati. I ragazzi corteggiano le ragazze con forza e determinazione, muniti di faccia tosta. Si avvicinano nel buio della discoteca e dopo brevi conversazioni, in cui non raccontano nulla di sé, esibiscono e danno i loro biglietti da visita dove non c’è scritto nulla se non il numero del fisso e del cellulare. Sono biglietti da visita anomali, quasi indecifrabili, in cui non compare la professione ma solo magari un nome d’arte, un soprannome, un nomignolo. I biglietti non danno informazioni di sorta, sono di buona fattezza, magari fatti al pc, scuri rifiniti in oro o argento. Si presume che il ragazzo li abbia stampati da solo al pc o fatti fare da un amico. Sono stampati in serie per essere distribuiti alla prima occasione. Le tasche sono piene di bigliettini da visita pronti per essere dati alle prede che abboccano indiscriminatamente senza riflettere. Il ragazzo da il biglietto spinto e influenzato solo dalla avvenenza della donna, non importa come sia nel privato, caratterialmente. L’importa è che sia bella e disponibile. I ragazzi non sembrano apprezzare di una donna la serietà, le buone maniere, l’educazione. Sfacciati mostrano interesse solo per il corpo bello, non importa se il viso sia insignificante. Il loro scopo personale è quello di divertirsi. Non cercano ragazze autentiche, ma solo puro gioco e divertimento. Con sollievo guardano le ragazze intascare i biglietti da visita, che vengono seminati nella sala da ballo come semi di zucca. Distribuiscono ogni sera biglietti come seguendo un copione standard. Si mostrano offesi se una ragazza li evita o infuriata getta il biglietto da visita. I più audaci sul biglietto aggiungono commenti piccanti e allusioni alle loro capacità amatorie. Alcuni mettono il titolo di ingegneri, avvocati per mostrare la loro cultura e far colpo. Senza sapere che anche un avvocato può comportarsi da infame con le donne. Alla fine di una serata una donna si ritrova con molti biglietti da visita, magari eleganti, belli, ma sicuramente di persone che non hanno un eccessivo interesse per lei visto che hanno dato gli stessi biglietti ad altre. La tecnica del biglietto da visita alla lunga stanca perché non è un atteggiamento sincero. E’ solo l’ennesima farsa, l’ennesimo gioco. L’amore non è un gioco e non si può giocare con i sentimenti degli altri. Molte donne stanno seguendo questo stile di vita e seminano biglietti da visita dietro cui nascondono la propria fragilità emotiva.

 

Ester Eroli

 

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