BRUNO

Bruno, o come tutti lo chiamavano in paese, Brunone, era nato a Solero nel 1945, un paese in provincia di Alessandria, sulla riva sinistra del Tanaro, sviluppatosi in epoca romana. Sin da piccolo si mostrò mite, umile, pietoso, educato. Segno evidente che la vocazione alla santità si manifesta già in tenera età come anche il caso di padre Pio.  Volle lui stesso studiare in un monastero. Compì gli studi canonici e teologici nella città di Bologna  e nella diocesi di Asti dove apparteneva allora la sua parrocchia. I suoi studi di teologia lo portarono a interessarsi di vari argomenti ecclesiali e a scrivere libelli e trattati didattici su varie tematiche anche scottanti all’epoca come i sacramenti, la trinità, la simonia. Divenne canonico di Siena. A Roma conobbe papa Gregorio VII e si distinse per le sue eccezionali doti oratorie. Il papa lo fece partecipare al concilio lateranense e lo nominò vescovo di Segni. A Segni fu coinvolto nelle lotte locali intestine fra papato e impero, e subì pure la prigionia durante la quale fece molti miracoli come guarigioni e mutare l’acqua in vino.

Fu legato pontificio in Francia e prese parte al concilio di Poitiers.

Dopo alcuni anni chiese di poter andare a Montecassino nel monastero dove nel 1099 divenne ufficialmente abate. Continuò a scrivere per evangelizzare.

Morì a Segni dopo una malattia il 18 luglio 1123.

Papa Lucio III lo proclamò santo e lo fece inserire nel catalogo ufficiale dei santi e beati.

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