Circoli

Negli ultimi tempi sono cresciuti a dismisura i circoli letterari specie nelle grandi città delle varie nazioni. Prendono nomi diversi come Caffè, ecc ma sono quasi tutti uguali. Hanno la stessa composizione e struttura. Alcuni prediligono stare nei piccoli centri, nei borghi. Di solito organizzano varie attività come reading di poesia, incontri di cultura, dibattiti, convegni, mostre, creano siti personalizzati  ecc.

All’apparenza si respira un’aria di sincera cordialità che attira i giovani. Nel tempo si scoprono delle magagne e ci si rende conto che sono luoghi insapori e deludenti. Divengono delle  trappole. Molti sono fuggiti inorriditi.

In sostanza non si mettono in risalto le doti e le qualità, le sensibilità degli artisti. In alcuni casi anzi vengono screditati. Si commettono molte scorrettezze. Prima si invitano gli artisti poi si deridono con commenti barbari. Inoltre vige il vecchio sistema del clientelismo. Gli amici degli amici anche se sono mediocri sono messi in risalto, gli altri messi in ombra anche se talentuosi. Anzi per invidia quelli talentuosi vengono messi alle corde e umiliati con frasi spregevoli. I commenti delle donne sono più perfidi. All’artista si fanno domande ingannevoli, senza senso, demenziali  per farlo cadere in contraddizione. Le sue opere vengono ogni tanto messe in ridicolo per avvantaggiare i soliti raccomandati.  Alcuni vengono accusati di essere troppo pessimisti, altri troppo leggeri.

In occasione di raduni, convegni, riunioni gli artisti di ogni tipo vengono invitati con lo scopo unico e preciso di fare numero. In alcuni c’è bisogno di un pubblico che applaude sulla fiducia. Ovviamente si devono applaudire solo i raccomandati che si devono fare strada per forza. Spesso questi ultimi una volta esibitisi sul palco per letture e discorsi abbandonano la riunione con la scusa di un impegno importante. Non si ascoltano le esibizioni degli altri che poi vengono puntualmente bocciate.

A molti intellettuali bravi è stato dato il benservito, sono stati liquidati in modo sbrigativo, oscuravano troppo i prescelti, erano degli ossi duri.

Per salvarsi dal veleno l’unica soluzione è fare una sola esperienza e sparire per sempre. Se si viene rinvitati di nuovo meglio essere evasivi e non presentarsi. I circoli spesso scoraggiano gli artisti più dotati  e meritevoli.

Gli artisti scartati e maltrattati non devono demoralizzarsi ottengono alla fine sempre dei riconoscimenti e allora conviene aspettare i rivali al varco, alla resa dei conti.  Opere che i circoli hanno scartato o hanno dato una accoglienza tiepida sono state premiate in altri contesti. La verità è sempre altruista verso gli animi puri.

 

Ester Eroli

 

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