COMPLIMENTI

Employee at a bio grocery shop helping a customer

Spesso ci capita di andare nel nostro negozio di fiducia  e di trovare una nuova commessa, un nuovo operatore. Alcuni ci appaiono attraenti, gentili, simpatici, giovani, pieni di slancio e ci sembra anche a noi di vedere tutto con gli occhi di un giovanissimo. Alcune ragazze sono belle da mozzare il fiato, alcuni ragazzi sono disponibili e corretti. Ci sembra, specie nel primo impatto, quasi naturale essere gentili, accondiscendenti. Ci sfugge anche qualche commento gentile e qualche complimento sincero. Per abitudine, per tradizione soliamo fare piccoli complimenti spontanei specie se incontriamo affabilità e mitezza. Non lo facciamo per finta, ipocritamente, per hobby. Riconosciamo che quel giovane è simpatico e merita la nostra stima e siamo propensi a dimostrarla nell’immediato. In fondo fare dei complimenti non è un reato, non si perde nulla e neppure la persona che li riceve perde qualcosa. I giovani che ricevono i complimenti si mostrano poco interessati, anzi quasi scocciati. Ci osservano critici, pensosi, ci trattano con fare snob. Probabilmente pensano che una persona fa i complimenti per calcolo, per tornaconto personale, per sfida o addirittura per prendere in giro, per creare lizza fra colleghi. Ci sorprende la loro reazione meschina. Tentiamo una giustificazione esitanti., insicuri. Siamo lievemente turbati. Ci domandiamo cosa abbiamo detto di tanto turpe. La volta successiva il commesso che ha ricevuto i nostri complimenti la prima volta non ci saluta, si mostra scorbutico, finge di non riconoscerci. Sembra che noi l’abbiamo fatto per comprarli, ma loro non si fanno comprare. Restano rigidi anche davanti al nostro sguardo tenero e indulgente. Fingono sempre di non conoscerci, conservano un atteggiamento indifferente o in certi casi ostile. Siamo dei nemici. Ci ritiriamo sapendo che non ci sono possibilità di dialogo. Per molti siamo solo delle massaie noiose.

La stessa cosa avviene in altri ambienti. Ci sono insegnanti supplenti che hanno fatto dei complimenti ai bambini incorrendo nella loro furia. Sono state aggredite, accusate di falsità.  I bambini semplicemente non hanno creduto ai complimenti, hanno scambiato il comportamento per un tentativo di corruzione, come se l’insegnante volesse con i complimenti rabbonirli. Ci sono madri  con bambini che davanti ai nostri complimenti sul bimbo si mostrano stizzite, irritate. Molte ci guardano in cagnesco, pensano alla pedofilia o altro. Rigirano la frittata e ci demoliscono con vere occhiatacce.

Nel nostro cervello si insinua il forte sospetto che non più lecito ai nostri giorni fare complimenti. Anche se facciamo complimenti a un missionario notiamo il suo disappunto. Non si possono fare complimenti neppure agli animali di compagnia, se li accarezziamo veniamo fulminati con uno sguardo perfido.  Poi ci capita ogni tanto una donna incinta fanatica che vorrebbe essere riempita di complimenti sulla sua bellezza per fanatismo, cogliamo la palla in balzo e restiamo con la bocca cucita, con lo sguardo vacuo e indifferente. In fondo a noi nessuno ci fa i complimenti per le nostre doti  e qualità, forse per rabbia, rivalità.

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