DIRE NO

Girl Having Argument With Mother At Candy Counter In Supermarket

Tutti i genitori ai nostri giorni auspicano per i loro figli un destino fulgido, brillante.  Vogliono che i loro figli diventino ricchi per poter avere una degna vita mondana. Sognano per il figlio ville, palazzi, feste. Ognuno vuole che il figlio faccia crociere, partecipi alla caccia al cervo con i ricchi e i potenti.  Una ambizione smisurata. Un figlio di successo da lustro alla famiglia, inorgoglisce. Un figlio che fa il proprio dovere ma non ha successo non è ben visto, solo accettato. Ognuno sogna per i figli abiti firmati, lavori considerati importanti. Si immagina che la figlia possa un giorno indossare parure di gioelli e cambiarsi mille abiti eleganti. Si aspira ad avere il massimo nel campo del lusso. In questa orgia di pretese si ignora completamente l’aspetto formativo e l’educazione. Ai figli si permette tutto. Loro possono fare veramente tutto. I rimproveri raggelanti sono scomparsi al posto loro è comparsa una strana indulgenza. E’ costume lasciare campo libero ai figli. Si fa a meno di riprenderli. I figli calmi e sereni anzi sono considerati stolti. Tutti pensano che i figli devono essere vivaci, vispi. Non capiscono che la vivacità può portare a comportamenti obiettivamente maleducati.

Allora capita di vedere sale di attese di cliniche, ospedali, centri analisi, poste, completamente messe a ferro e fuoco da bambini isterici, gaudenti o magari da un solo bimbo che fa baccano per dieci. Molti bambini portano con loro un vero e proprio apparato, arsenale di giocattoli di ogni tipo, spesso inutilizzati che  vengono sparsi e disseminati in giro. I bambini appaiono padroni del campo, creano ressa, confusione ma nessuno li mette in riga. In spiaggia tirano la sabbia ai vicini di ombrellone ma non vengono redarguiti. In vari ambiti si comportano da teppisti ma nessuno li ferma. Nelle case degli zii mettono i piedi sporchi su salotti e poltrone di velluto e nessuno li richiama.. alcuni distruggono piatti, bicchieri, rigano superfici di mobili, rompono oggetti e soprammobili. Ci sono poi bambini che sia in casa propria che in quella degli altri scrivono sulle pareti, sui muri degli appartamenti e sulle porte. Ci sono case indecorose completamente ricoperte di scritte di bambini allegri. I genitori considerano gli scarabocchi un intento ludico e infantile e lo accettano senza battere ciglio. Ci sono bambini avidi e superbi che pretendono di essere portati in vari e costosi parchi gioco anche all’estero e i genitori, anche poveri, li assecondano. Nessuno sa più dire di no, respingere certe richieste. I comportamenti sono spesso irragionevoli. I genitori sobri con i piedi per terra sono considerati tiranni. Si cercano solo futilità, solo grandi firme.

Si dovrebbe dare impulso a un semplice stile di vita per i bambini che prediliga il contatto con la natura, con gli anziani senza inculcare ambizioni e pretese assurde. La famiglia, cardine centrale della educazione di una nazione, dovrebbe insegnare la sobrietà. Ogni tanto imporre dei limiti non fa male. In questo modo si impara la moderazione. Ci sono bambini viziati, che vivono nell’agio, abituati ad avere tutto che come devono affrontare un blando rifiuto del destino impazziscono. I divertimenti stessi andrebbero regolarizzati e cadenzati. Oggi tutto si prende con troppa leggerezza. La vita non è una allegra festa da ballo, una palestra di giochi costosi. Quando il destino poi interrompe la vita gaudente allora si precipita nella depressione. Si deve insegnare il valore delle cose, del denaro. Invece ai bambini è concesso di avere tutto in modo smodato. Alcuni bambini vengono lasciati soli davanti alla tv e condannati a una vita sedentaria, ad altri è concesso fare tutti gli sport. Ogni tanto si deve dire anche no ai bambini cosi crescono più responsabili, meno attaccati alle futilità.

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