Dromomania

Per dromomania si intende un comportamento ossessivo, nevrotico portato a camminare sempre senza meta. Di solito ne sono affetti gli anoressici, gli schizofrenici., gli epilettici, gli affetti da mania di persecuzione e paranoia   La parola viene da dromos corsa e mania che sta per ossessione.

In California è stata individuata una malattia che prende il nome di sindrome di Wonderlust, dal tedesco  wonder vagabondare e lust ossessione, desiderio. Questa sindrome è una vera malattia, che ha origini  genetiche, si tratta della ossessione di viaggiare, a cui si accompagnano fughe improvvise senza meta. Chi ama viaggiare forse lo fa per liberare la mente dalle ossessioni. La mania di viaggiare non è più un hobby, ma una tendenza nevrotica che spinge a una scarsa vita sociale e familiare, a una vita quindi solitaria. Il nomadismo, quel vagare da un posto all’altro si sta diffondendo sempre di più in ogni fascia di età. Prima il desiderio di viaggiare era solo dei giovani e degli adolescenti. Ora questo bisogno emotivo è divenuto una esigenza. Ci sono persone sempre in movimento che passano poco tempo in patria. Molti considerano andare altrove un modo per crescere e svilupparsi, per appagare la sete di sapere . La scoperta dell’ignoto non sempre coincide con uno sviluppo della personalità. Molti viaggiano perché amano l’imprevisto e conoscere stili di vita diversi e perché rifiutano le convenzioni sociali.

Per gli specialisti è una malattia che può essere curata. I sintomi sono evidenti: mentre si fa un viaggio si pensa già al prossimo, si senta l’adrenalina per ogni nuova scoperta, mancanza di organizzazione, mancanza di paura, costante ricerca del passaporto. Di solito si cercano i posti dove non si è mai stati e non si torna mai a rivivere una esperienza di viaggio che invece potrebbe essere salutare.

Questa malattia è insita nel dna di alcune razze, perché in origine l’uomo era vagabondo,  ma secondo gli esperti si può diventare. I social spingono a visitare tutto il mondo. Le persone fanno a gara per ostentare i propri viaggi. Tutti sono contagiati da questo bisogno interiore che è divenuto esteriore per far vedere agli altri.

Aldilà dei geni del viaggiatore si dovrebbe imparare a girare senza ostentare, ma in silenzio senza clamore. Il viaggio migliore è sempre quello dentro la propria coscienza.

 

Ester Eroli

 

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