Facebook

i social stanno condizionando la vita delle persone in modo decisivo, insidioso, in certi casi definitivo. Molte persone sono andate in ferie all’estero anche quest’anno con il coronavirus imperante solo per poter mettere le foto sui social e far vedere di essere andati in vacanza in posti esclusivi e ambiti. Si prova vergogna nel dire che non si è andati da nessuna parte, si teme che gli altri arriccino il naso schifati. D’estate è entrato nel sangue il fatto che bisogna spostarsi, fare le file nei musei, nei locali, sulle spiagge, negli aeroporti. Bisogna per forza viaggiare, fare viaggi singoli o organizzati. Viaggiare è una forma di riscossa. Ognuno testardo in fatto di viaggi vuole vincere.  Per darsi importanza si mostrano viaggi lontani. Le persone che in estate rimangono a casa relegati nel loro quartiere sono degli idioti che non hanno una vita di relazione, che soffocano dentro una vita senza respiro. Le persone che in estate vanno al mare nel lido vicino casa per comodità sono degli sprovveduti, sfortunati che fanno una vita scandita dalla clausura, come se nei lidi vicini non ci fossero divertimenti sufficienti.

Bisogna viaggiare in posti frequentati da pezzi grossi, da persone con titoli capisaldi di una vita lussuosa. Ogni amico ci suggerisce un posto nuovo da vedere.

Chi non può viaggiare finge di farlo, magari con fotomontaggi e inventando bugie. Molti sono bugiardi persino con i genitori e parenti. Tutti devono credere che siamo andati in una certa località alla moda. Si raccontano bugie, falsità per rimanere a galla. alcuni sono cosi sfrenati da fingere di essere andati in vacanza più volte l’anno. Alcuni fingono  e dicono di essere andati dodici volte a Barcellona, dieci volte a sciare. Sono esagerati, come si può andare dodici volte sempre allo stesso posto? oltre a una questione di tempo c’è la questione denaro, meglio spendere i soldi per vedere un posto nuovo che uno già visto e rivisto.

Facebook ha contagiato tutti, una vera rivoluzione. Tutti hanno cominciato a darsi arie a mettere foto sui social anche perché si è notato che spesso il destino rende vincenti proprio i megalomani e le persone miti poco fanatiche sono quelle più sfortunate, osteggiate dal destino.

 

Ester Eroli

 

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