Ignorare

Siamo consapevoli del fatto che la gente comune conta poco o niente. I potenti, i ricchi ignorano l’esistenza dei poveri, dei bisognosi occupati a vivere la loro vita mondana. Un povero comune mortale è solo un altro mattone sul muro, che si perde circondato da altri mattoni, un po’ come le fila interminabili dei fornetti al cimitero accanto a lussuose tombe in marmo appartenenti a famiglie importanti, quel lusso presente anche in quel luogo di silenzio. I morti tanto non si possono difendere.

In questo mondo discriminatorio e selettivo sono sempre i più ricchi a dirigere, che ci guardano con i loro occhi divertiti, con il loro senso indiscusso di esclusività e prestigio. Ogni giorno, in ogni occasione,  assistiamo alla messa in scena della solita commedia delle regole che se sono valide per i miserabili e i poveri diavoli non sono valide per i potenti protetti che si difendono reciprocamente. Per un tacito accordo la gente comune che commette una infrazione viene subito presa al laccio.

In questo periodo notiamo in certi ambienti molto elevati, all’interno di industrie, di case di moda, che i dirigenti non portano assolutamente la mascherina protettiva per il virus sul volto ma la impongono ai dipendenti. Come se in questa circostanza il virus colpisce solo il ceto medio  e basso. I dirigenti passeggiano impettiti come niente fosse, entrano nei loro uffici fatti di foto ritoccate sulla scrivania dei consorti senza mascherina, come se le regole non esistono e sono state vanificate solo per loro che sono merce rara, gente diversa. Una istantanea di questo momento che ci colpisce. Notiamo in certi ambienti anche dirigenti donne che sembrano sempre giovani e fresche  che proibiscono alle dipendenti di indossare jeans ma loro arrivano con jeans strappati con dei buchi che mostrano la pelle candida. Una vera provocazione è come dire: solo io posso tutto, gli altri devono stare al chiodo. Le regole per i potenti sembrano siano state rimodulate, al popolo non resta che obbedire e camminare a testa bassa con la mascherina protettiva sul volto stanco di soprusi e misfatti. Con queste premesse non si va da nessuna parte.

 

Ester Eroli

 

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