MUSSOLA

La mussola è un tessuto a trama rada come la garza, molto morbida e leggera. Il nome deriva dalla città di Mosul di cui è originaria, città affascinante sulle rive del fiume Tigri. Un altro centro di produzione anticamente era Dacca nel Bangladesh. La sua origine è asiatica, dove tuttora si lavora e produce. Nel diciassettesimo secolo il tessuto divenne di moda anche in Europa dove veniva importato. Era usato in Belgio, Olanda, Spagna, Austria ecc. specie nelle corti più famose e nelle dimore nobiliari. Un tempo era preferita in lana e lino, più pesante e calorosa. Ai nostri giorni oltre in lana e in lino, più rara, si trova in cotone più diffusa. Si usa in cotone pure in Nepal e Tibet.

La mussola nel 2013 è stata dichiarata dall’Unesco patrimonio immateriale della umanità per vari motivi. Infatti il tessuto non si usa solo per tende, coperte, copriletti, arredi, lenzuoli, biancheria intima, pitture, abiti femminili, camicette, copertine ma anche per coperte, asciugamani, fasce , tutine a più strati, gonne, tuniche  ecc per neonati. Si usa per l’infanzia per il fatto che è una stoffa traspirante ,  assorbente del sudore, impermeabile, liscia come pelle di uovo, leggera, resistente come elastico a trama aperta. Per i bambini si può usare in ogni stagione, anche perché può avere dimensioni diverse. Esiste pure la mussolina più leggera, fatta di filati sottili semitrasparente. Si usa la mussola non solo per la sua leggerezza e semplicità ma anche per la sua traspirazione, molto adatta per pelli sensibili soggetti a dermatiti. Ci sono vari marchi e modelli.

Si può lavare a mano e in lavatrice a quaranta gradi massimo con una leggera centrifuga. Dopo il lavaggio la mussola non va strizzata.

Negli ultimi tempi si trovano pure prodotti biologici alcuni realizzati con il bambù. Si tratta di una particolare innovazione.

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