OTTIMISMO

Il mondo che ci circonda ci invita malgrado tutto all’ottimismo. Intorno vediamo bar pieni di giovani che bevono drink alcolici, alla stazione persone che partono con le valigie di pelle eleganti, alle fermate dei mezzi pubblici gruppi ti turisti stranieri, nei ristoranti coppie che pranzano allegre, in centro negozi eleganti che espongono abiti firmati di grandi stilisti. Immagini rilassanti che spiccano nella nostra mente, che incrementano i nostri interessi materiali.

Poi le immagini sbiadiscono, si appannano, scompaiono, non vi prestiamo più attenzione. Subentrano immagini ciniche, dure che ci procurano ansia e noi anneghiamo nei dispiaceri.

Ci sentiamo dei poveracci in tutti i sensi. Il cibo, che dovrebbe essere fonte di delizie, non è più genuino come una volta compreso il vino e le bevande, il lavoro e la carriera lasciano a desiderare. Infatti il lavoro non si trova facilmente ma se si trova ci fa stare sulle spine per la sua precarietà e per le sue assurde regole. Al lavoro nonostante la nostra qualifica magari prendiamo le briciole. Fanno carriera colleghi raccomandati che sembrano gli unici depositari del sapere. Al livello sentimentale stentiamo a trovare una persona seria, predominano gli avventurieri senza scrupoli. Gli stipendi bassi non consentono  di comprare una casa, un box, di fare un viaggio lungo, di comprare una casa al mare. Se siamo sposati il partner ci prende in scarsa considerazione abbagliato da nuove bellezze in giro per la città. Non riusciamo a trovare un amico valido con cui confidarsi, con cui parlare del nostro groviglio di sentimenti. Sono sorte persino agenzie a pagamento che forniscono amici a pagamento nelle varie occasioni. I corteggiatori sono tutti interessati al sesso e al denaro. I parenti sono invidiosi, perfidi, rivali non ci invitano neppure per le feste di natale e  se lo fanno dopo litigano e ci maltrattano. Non riusciamo ad andare d’accordo con cugini, fratelli ecc. Ci compriamo oggetti, felpe che poi non indossiamo mai. Le nostre ambizioni frustrate dalla realtà cruda. Parenti che non sono presenti in cerimonie, funerali che si allontanano senza motivo, che non ci salutano. Vicini di casa che sfuggono  e poi sparlano alle nostre spalle. il quartiere stesso con il suo degrado e i suoi pettegolezzi ci tradisce. Nei bar, nelle chiese troviamo la stessa gente falsa e meschina. Per strada subiamo scippi, insulti, spintoni. Comprare certe cose è divenuto un lusso dato il rialzo dei prezzi. Sentiamo il desiderio di annullarci. Vorremo dare agli altri il compito di vivere in questo tempo duro. L’ottimismo lascia il posto alla amarezza,  alla delusione. Ci aspettavamo di più. Intorno spazzatura, marciapiedi sporchi, strade con buche, gallerie buie, treni scomodi. Lasciamo spazio solo ai sogni che non riusciamo a distruggere perché albergano in noi da troppo tempo. L’unica esistenza reale è quella dei sogni. I sogni ci gratificano, non costano nulla e forse un giorno potranno pure realizzarsi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.