Raccolte di oggetti

Raccolte di oggettiNell’universo moderno conta molto apparire sui giornali, essere noti . C’è una propensione ad ammirare solo le persone di successo, non importa a che prezzo lo hanno ottenuto. I giornali, le riviste scandalistiche, internet sono pieni di personaggi quasi irraggiungibili che fanno di tutto per attirare l’attenzione e ricevere gratificazioni. Ogni articolo giornalistico, anche il più disgustoso e agguerrito , ogni dichiarazione, ogni domanda, anche irritante, ogni rivelazione serve a riaccendere l’interesse verso certe celebrità, serve per risvegliare la curiosità, ad assicurarsi la permanenza sulla scena pubblica . Molte personalità vengono inseguite dai fotografi, invidiate per i loro soldi, invitate a concerti, a serate di beneficenza. Alcune sono costrette a ingaggiare delle guardie private professioniste per proteggere la loro privacy, a usare investigatori privati in caso di molestia di alcuni fans, a condurre una vita blindata, chiusa per difendere la propria reputazione. Molte persone d’impulso si identificano in certi personaggi e li imitano a cominciare dal taglio dei capelli per finire con la marca di profumo. Molti riempiono le stanze di foto e poster del divo amato. Ogni stanza è straripante di oggetti che ricordano il personaggio. Ognuno spera di incontrare il proprio beniamino, di poter fuggire con lui . Si ingaggiano gare fra i fans a chi ha più fotografie e ricordini. Ci si lascia prendere la mano e la passione per un divo, per un campione diviene ossessione e di quel personaggio si sa tutto, dei suoi progetti, della sua famiglia, del suo patrimonio, della sua fortuna.  Si aspettano concerti, incontri per ore nelle strade. Ci si fa avanti per avere un autografo e per ringraziare con un sorriso . Ci si rende conto di vivere in funzione della storia di un mito. Per il mito si spendono sempre parole di elogio. La situazione degenera quando si collezionano oggetti rari appartenuti a personaggi celebri. Con disinvoltura e crescente assiduità si seguono aste, vendite, spettacoli di beneficenza con biglietti scontati, incontri a teatri, cinema pur di ottenere un qualcosa riconducibile al personaggio, pur di rivedere un abito, un orologio. Si spendono molti soldi e a farlo sono soprattutto i giovani che talvolta fanno dei prestiti per avere il denaro sufficiente. Anche molti adulti si lasciano prendere la mano. Non ci si accontenta di una foto, si vuole sempre di più. Si vuole avere la proprietà concreta di oggetti appartenuti a personaggi mitici. Spesso si arriva a truffe, oggetti falsi pagati a peso d’oro spacciati per autentici. Rimaniamo terribilmente delusi quando invece muore una persona cara di famiglia. Tutti o quasi fanno a gare per disfarsi al più presto di abiti, oggetti, agende, libri. In questi casi il ricordo non serve. Non serve conservare una traccia del defunto. In fondo molti nostri cari non sono citati sulle riviste e quindi non sono nessuno.

 

Ester Eroli

 

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