Sveva Casati è uno scrittrice che ha quasi sempre usato questo pseudonimo ma il suo vero nome è Bice Cairati, nome della sua nonna più volte fatta rivivere nei suoi racconti e romanzi. E’ nata a Milano il 13 luglio 1938. Suo padre era un abile commerciante, sua madre una donna austera, rigida e religiosa che preferì far studiare il figlio maschio. Bice dovette interrompere l’università dove studiava lingue. Venne assunta come segretaria in un ufficio di una azienda che esportava birra.
Ben presto conobbe le persone giuste per avviare la sua attività di giornalista. Collaborò a prestigiosi giornali, settimanali e quotidiani come Lo specchio, il milanese, la notte, l’Europeo.
Famose sono le sue interviste a Susanna Agnelli, Luchino Visconti, Mina, gli stessi Beatles.
Cominciò a scrivere romanzi nel 1981 con la collaborazione del marito, un giornalista emiliano conosciuto a Parigi nel 1960 e sposato nel 1971. Il suo primo scritto fu Anna dagli occhi verdi. Dopo il marito smise di affiancarla a causa della malattia, era stato colpito dal morbo di Parkinson.
Nel 1982 uscì il barone, poi un battito di ali edito da Mondatori. Nel 1986 uscì sotto il segno della Vergine. Nel 1988 donna di onore che subì anche un adattamento televisivo sul tema della mafia. Nel 1991 uscì lo splendore della vita. Lezioni di tango e Vaniglia e cioccolato sono divenuti film di successo. Nel 2009 uscì il gioco della verità. I romanzi sono numerosi.
Nei suoi romanzi rivive la sua infanzia. Gli scritti sono pieni di ampi riferimenti biografici. Come ogni scrittrice che si rispetti mescola realtà e fantasia, ricordi e emozioni vissuti e non. E’ un vero intreccio mirabile. I romanzi sono solo venati di autobiografia, necessaria per scrivere. Ogni scrittore attinge al suo bagaglio sia consciamente che astrattamente. Peccato che non tutti gli adolescenti e giovani conoscono questa abile scrittrice di sentimenti.