TONSILLE

Il nome tonsille ha origini greche e allude alla forma di tali organi che è simile  a una mandorla. Le tonsille racchiuse in una sacca sono organi linfatici della faringe, ricchi di linfociti necessari per lo sviluppo del sistema immunitario e degli anticorpi. Le tonsille sono un baluardo di difesa dell’apparato respiratorio che proteggono dall’assalto dei microrganismi, germi, batteri e virus. Esistono quattro tipi di tonsille. Esse hanno il massimo sviluppo nella pubertà e in tarda età tendono ad atrofizzarsi.

Nei bambini in tenera età spesso si infiammano, si ingrossano con difficoltà a deglutire. L’infiammazione più comune è quella alle tonsille palatine detta tonsillite che può essere batterica o virale. Di solito gli antibiotici sono efficaci, ma non si deve abusare perché possono provocare alterazioni del sistema immunitario.

In passato alcuni medici erano favorevoli alla asportazione delle tonsille anche se non necessario, facevano operazioni di routine per lucro e per interesse. Anche oggi si verificano dei casi, come ci sono casi di asportazione non necessaria di cataratte. In fondo il paziente è solo un burattino da manipolare  a proprio piacimento. Ci sono anche medici che asportano nei che non sono sospetti solo per fare cassa, per aumentare il numero degli interventi effettuati. Pratiche barbare a danno del paziente, del cittadino.

Le tonsille sono da levare solo in caso di infezioni al sangue presenti nelle analisi e sintomi inequivocabili come difficile respirazione, nausea, inappetenza, dolori muscolari e alle ossa, grossi linfonodi al collo, pulsazioni e problemi cardiaci, dolori reumatici forti, malessere, capogiri, voce bassa, febbre, sudorazione, difficoltà a deglutire.

Molti medici non solo hanno consigliato di togliere tonsille anche se non necessario ma hanno consigliato di togliere anche le adenoidi. Il compito è dei genitori che devono vegliare e stare attenti. L’operazione anche se non è più un problema può avere delle conseguenze come sanguinamenti e abbassamento delle difese immunitarie. Ora l’operazione si fa in anestesia anche parziale non solo totale e si usa la microchirurgia.

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