La vaniglia nel mondo

Nel 2004 a Nizza si è svolto il congresso internazionale dedicato alla spezia della vaniglia. In Germania e precisamente a Monaco di Baviera il politecnico ha realizzato per la prima volta un cioccolato fondente e bianco all’aroma di vaniglia e viola, particolarmente profumato. La Germania è uno dei maggiori importatori di vaniglia e naturale d ha al suo interno un numero considerevole di fabbriche dedite alla lavorazione della spezia usata nella cosmesi, per saponette, profumi e nella alimentazione per budini, torte, bibite, gelati, tè, creme, panna cotta e yougurt. Negli stati uniti troviamo una vera e propria industria di estratti di vaniglia che usano quella con i baccelli marrone scuro. In America è usata per olii profumati e bagnoschiuma, per dolci insieme all’anice, zenzero, e cannella.

La vaniglia di cui esistono molte varietà, , che predilige il clima caldo umido e le zone d’ombra dei sottoboschi, è una orchidea che cresce spontanea nelle zone tropicali, originaria del Messico, nella zona di Veracruz,  dove si coltiva in grande quantità. E’ una liana flessibile rampicante, con pochi rami, le foglie sono ovali, piatte, con la punta aguzza, i fiori possono essere di colore giallo chiaro, verdastro e bianco. I frutti sono racchiusi in capsule dette baccelli. La parola viene dallo spagnolo vaine che deriva dal latino vagina che significa baccello, guaina. Per la impollinazione contribuiscono gli insetti e una particolare tipo di ape. I frutti devono essere raccolti maturi. Piantagioni di vaniglia si trovano nel Madagascar, nell’isola di Martinica, nelle isole Mauritius, a Tahiti, nelle isole Comore, in Uganda, in India, in Indonesia, nelle isole Toga  e persino in Cina. A diffonderla in Europa fu la corte di Francia. A Liegi si realizzò un giardino botanico in cui avveniva una impollinazione artificiale di piante di vaniglia coltivata con vari metodi. Alcune piante vengono coltivate in serra altre in mezzo alla canna da zucchero. Le liane vengono accorciate per favorire il raccolto. Il Madagascar ha ridotto la sua produzione a causa dei continui cicloni. Ci sono vari modi di produzione. Con alcuni si ottiene la polvere di vaniglia grazie alla frantumazione dei baccelli.

Negli ultimi tempi anche il mercato della vaniglia sta subendo attacchi per via della concorrenza , della speculazione commerciale e dei cambiamenti climatici. Per fortuna che può essere conservata a lungo.

Inoltre a minacciare la vaniglia naturale ci sono le industrie che producono una vaniglia sintetica fatta con aromi di resina di abete rosso o chiodo di garofano. Un prodotto a basso costo che alimenta l’industria cosmetica e alimentare. il mercato della vaniglia appare sempre più fluttuante.

 

Ester Eroli

 

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