Persecuzioni

In passato nei paesi soprattutto ma anche nei quartieri delle città le donne erano si aiutavano fra di loro. C’era magari la donna anziana che portava a scuola più bambini e la giovane che si offriva di cucinare per le anziane o fare la spesa per loro. Ci si scambiava ricette, opinioni, utensili, oggetti. Le donne si trattavano con un atteggiamento paritario.  C’era quella che sapeva cucire e che confezionava vestiti per le altre e per i loro figli. Ogni anziana non si sentiva sola, se si sentiva male era salvata dall’intervento tempestivo delle vicine. Nessuna donna si sentiva perduta. Ci si aiutava senza pregiudizi, con gioia. Nelle occasioni di festa si facevano insieme dolci e pietanze senza rivalità.

I fasti del passato ormai sono trascorsi. Ci accorgiamo che nulla dura abbastanza. Il tempo ha cancellato certe usanze. Nella nostra società lacerata, straziata non c’è spazio per la solidarietà, per la comunicazione. Ogni tentativo di comunicazione fra donne fallisce. Le donne anziane sono lasciate sole e vivono appartate, o magari si trascinano per le strade con carrelli pesanti di spesa. Ci accorgiamo che nessuno le soccorre, le aiuta. Ci troviamo di fronte a una grave incomunicabilità che toglie il respiro, che sembra un castigo. L’amicizia si è corrotta, oscurata, ha perso valore, consistenza. Tutto declina verso il baratro del silenzio. Le giovani donne sbattono il cancello in faccia alle abitanti anziane di un palazzo, di un rione.  I rapporti sono tesi, non sereni.

La cosa peggiore è che spesso alcune donne si lasciano andare a comportamenti persecutori che con il tempo diventano intollerabili. Comportamenti perfidi che fanno impallidire per la loro oscenità. Si perseguitano giovani donne rivali, donne anziane non più autosufficienti. Si arriva a intraprendere atti di sfida, comportamenti maniacali. Si persevera nel perseguitare per mesi, per anni. Si fanno dispetti di ogni tipo solo perché magari la vicina ha una casa più bella della nostra. Si rompono piante, si stendono con proposito panni gocciolanti, si lanciano oggetti dalla finestra. Comportamenti incivili nella maggior parte dei casi e diretti magari a donne anziane o non più giovani. Ci sono donne giovani che sono perseguitate perché magari sono più belle, hanno un lavoro migliore. Una invidia viscerale che si traduce in danni per il condominio stesso come tenere occupato per dispetto un ascensore per ore.

Anche donne colte, raffinate cadono nella trappola della persecuzione, infantile, deleteria.

Nessuno si rende conto che siamo di passaggio e che dovremo rendere a tutti piacevole il soggiorno sulla  terra in attesa del grande amplesso con l’universo infinito.

 

Ester Eroli

 

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