Ricerca dei consensi nei genitori

Le giovani coppie sono sempre più concentrate su se stesse. Pensano alle feste, ai viaggi, alle vacanze, alle maschere di carnevale, a fuggire nei paradisi esotici, a gustare la polenta in montagna, ai musei, alle settimane bianche, a foto e film  a cene favolose, a giri pazzeschi, a rinfreschi e aperitivi, gelati,  a realizzare i loro sogni brillanti . Si eccitano solo per le feste, di cui non si stancano mai, e sono allettati solo dai divertimenti che ritengono fondamentali. Per loro la vita è come un concorso a premi. Fanno fatica ad accettare chi proibisce gli svaghi. I giovani che per problemi di famiglia, sociali non possono divertirsi sono considerati sfortunati, sfigati. Per loro le distrazioni, sono le cene con gli amici, lo shopping sfrenato. Sono amareggiati se non possono fare le ore piccole, sono depressi se non viaggiano di continuo.

Le moglie nelle coppie sono sempre carine e sofisticate, aggiustate non esiste una moglie brutta come un tempo. Hanno sofisticate acconciature che non si sa dove trovino il tempo per farle visto che hanno una famiglia sulle spalle. I figli, gli eredi, vengono fatti per pavoneggiarsi, per vantarsi di avere una prole. Si da esistenza ai figli per essere come gli altri, come gli amici non per reale necessità e volontà.

Un tempo le giovani coppie cercavano consigli e consensi dai genitori. Ora il consenso dei vecchi non è richiesto. Anzi è odioso rivolgersi ai genitori, se non per soldi. I figli per andare d’accordo con le moglie devono seguire le loro direttive che tendono a estromettere i suoceri. In modo egoistico non si ha compassione degli anziani genitori.

I genitori stanchi, addolorati, allibiti,  malati  osservano i figli dire  in modo terribile he non possono fermarsi a stare da loro per qualche notte se no devono litigare con la consorte, che è irremovibile, capace di buttarli fuori di casa. Il figlio si fa passivo portavoce delle esigenze della moglie che vuole stare alla larga dai parenti, genitori compresi.  I figli accettano, a loro non importa, non giudicano la moglie, basta che hanno salvi i divertimenti, le feste.  I genitori si domandano perplessi se hanno sbagliato il tipo di educazione e se ci sia qualche speranza di recuperare il rapporto. Spesso concludono che i figli ingrati non tornano indietro e nemmeno ci provano. Non è  facile riportare sulla retta via un figlio perso. Alle lamentele i figli rimangono come ebeti, guardano senza capire. Gli anziani si rendono conto all’improvviso che le nozze dei figli sono veri salti nel vuoto, che possono essere fonti di dissidi  e di convivenze difficili. Gli anziani si tuffano nel passato per ritrovare nella polvere dei ricordi tracce di intimità e rispetto. Un tempo il parere degli anziani su certe questioni era importante. Bisognerebbe riavviare un altro tipo di educazione.

 

Ester Eroli

 

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